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Azienda Frutticola Biologica volta alla Produzione di Pere

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La Pera in Tavola

Pera Bio

Alimentazione.

Le pere vengono utilizzate per il consumo come frutta fresca, come succo o purea e anche come frutta conservata (candita, sciroppata, disidratata ecc).

Alcune varietà vengono utilizzate per la preparazione di un succo di pera fermentato, analogo al sidro della mela o per aromatizzare grappe.

La polpa della pera è tenera, fondente oppure croccante, asciutta oppure succosa, comunque profumata e di sapore dolce (per l’elevato contenuto di fruttosio e glucosio), l colore varia dal bianco al crema.

La buccia è sottile, lucida od opaca, di colore diverso dalla polpa e variabile, a seconda della varietà, dal verde al giallo (in tinta unita o punteggiata di rosa o di rosso o completamente ruggine).

Il colore esterno della pera è dovuto alla presenza di piccole quantità di clorofilla, carotenoidi e antocianine; l’odore della pera è la risultante di una complessa miscela di composti volatili tra i quali l’acetato di isoamile che viene prodotto per contrastare l’aroma del frutto acerbo.

La selezione varietale ha prodotto pere per ogni gusto sia nel colore che nel sapore.

È uno dei primi frutti che viene utilizzato nello svezzamento, non tanto per la facilità con cui può essere schiacciato quanto per il sapore gradevolmente dolce e aromatico che è fonte di piacevoli sensazioni gustative per i più piccoli.

Dal punto di vista della nutrizione del bambino, questo frutto unito al succo di limone per impedirne l’imbrunimento della polpa, sono un’ottima fonte di nutrimento per l’elevato contenuto di acqua con zuccheri, acidi organici, vitamine, sali minerali e fibre che svolgono un ruolo importante nella funzione intestinale.

La pera privata della buccia e del torsolo perde poco del valore nutritivo del frutto intero, solo una piccola parte di micronutrienti e fibra, mentre mantiene il prezioso apporto in carotenoidi (circa 20 mcg/100g).

Il contenuto calorico della pera sbucciata è 35 kcal/100 g, dovuto prevalentemente a zuccheri semplici (9g/100g di cui 7g/100g di fruttosio); tra i micronutrienti prevalgono il potassio e le vitamine idrosolubili.

Per le vitamine, le quantità in 100 g sono modeste rispetto al fabbisogno giornaliero, ma un regolare consumo di frutta fresca (3 porzioni= 450g/gg) rappresenta un’ottima fonte non solo di questi nutrienti ma anche di acqua e fibra.

La presenza di fruttosio in quantità significative è di estrema importanza non tanto per il maggiore potere dolcificante rispetto al glucosio, quanto per il fatto che il fruttosio non stimola direttamente la produzione di insulina e quindi influisce in maniera marginale sulla glicemia.

Il succo della pera contiene sorbitolo (alcol esavalente) che viene scarsamente assorbito e perciò fermentato dalla flora batterica regolandone il trofismo e favorendo la funzione intestinale; questo fatto spiega il potere lassativo di alcune varietà di pere specie se mature.

La polpa della pera è ricca di fibra, non digeribile ma che svolge un effetto protettivo sul nostro organismo regolando il tempo di transito intestinale del bolo alimentare, l’assorbimento di taluni nutrienti (glucosio, colesterolo) fornisce materiale nutritivo alla flora batterica intestinale.

La fibra è costituita da due frazioni: quella insolubile (cellulosa, emicellulosa e lignina) che aumentano la massa e velocizzano il transito, e quella solubile (pectine) che nella pera è il 25% del totale, forma nell’intestino una massa gelatinosa che intrappola il glucosio e quindi riduce il picco glicemico dopo il pasto.

Gli acidi organici (0,25-0,5 g/100) e i tannini (composti polifenolici) contribuiscono non solo alle proprietà organolettiche della pera ma anche agli effetti salutistici: i primi sono importanti per la loro azione regolatrice sull’equilibrio acido-base del sangue e sulla tipologia dei microrganismi che popolano la flora batterica intestinale, i secondi per le proprietà astringenti e antiossidanti.

La Pera oltre alle ben note vitamina C e vitamina E, contiene alcuni composti organici detti “phytochemicals”, che sono particolarmente attivi nella difesa dagli agenti ossidanti: i carotenoidi (precursori della vitamina A) che danno colore alla polpa, e i polifenoli (flavonoidi) responsabili dell’imbrunimento della pera una volta che questa viene sbucciata e successivamente a contatto con l’aria.

Per beneficiare del loro effetto protettivo è importante una regolare e quotidiana introduzione con il consumo di alimenti vegetali freschi; il meccanismo d’azione comporta la protezione dal rischio ossidativo delle biomolecole quali gli acidi grassi polinsaturi e le catene laterali delle proteine (amminoacidi aromatici) e gli acidi nucleici (basi puriniche e/o pirimidiniche). Il risultato è l’attenuazione dello stress ossidativo e la protezione dell’organismo dall’insorgenza delle patologie cardiovascolari, oncologiche, degenerative del sistema nervoso, dell’invecchiamento precoce e della spermatogenesi. La pera contiene quindi una miscela di composti nutrienti e non, alcuni presenti nel frutto acerbo, altri si formano durante la maturazione e sono molto preziosi per benessere psicofisico non tanto per ogni singolo componente quanto per la sinergia dei principi nutritivi. Il gusto della pera è definito dall’equilibrio tra zuccheri, acidi e sostanze fenoliche, ottimizzato dal consumo in condizioni ideali di consistenza e succosità del frutto, mentre i tratti distintivi del sapore delle diverse varietà di pera sono determinati dalle sostanze aromatiche.

Nelle analisi sensoriali si rilevano solitamente correlazioni positive molto elevate tra aroma e gradimento dei frutti ed è fondamentale anche nei prodotti trasformati; vengono quantificati da assaggiatori addestrati i principali caratteri gustativi delle pere quali consistenza, succosità, dolcezza, acidità, aromaticità, granulosità, astringenza, aroma: il risultato è il “profilo sensoriale”.

Dato che i gusti sono solo cinque (dolce, acido, salato, amaro e amami), tutto il resto anche se lo chiamiamo “sapore” in realtà è odore o aroma e può comprendere migliaia di aromi diversi.

L’analisi sensoriale serve dunque a definire il momento ottimale per il consumo, oltre a caratterizzare il prodotto di particolari aree di produzione, fino a conoscere e coniugare i pregi di una specifica varietà.

L’analisi sensoriale della PERA è utile in aggiunta per studiarne correlazioni tra il gradimento del frutto e dei suoi specifici attributi sensoriali.

L’Aroma diventa quindi inconsciamente la caratteristica più ricercata in una pera e rappresenta uno dei fattori critici che differenzia i frutti di alta qualità da quelli standard.

Il bouquet di aromi di una pera è caratterizzato da un’intrinseca complessità che non è inferiore a quella del vino; il profumo di una pera nasce dall’interazione di diverse decine di composti aromatici, presenti in proporzioni variabili, alcuni olfattivamente più importanti e tutti normalmente presenti in una quantità troppo infinitesimale perché possano essere misurati in termini tradizionali come i grammi.

La sostanza che dà il sapore dominante e tipico di una pera William può essere percepita in quantità pari a una parte per miliardo; la disponibilità di sofisticati gas-cromatografi, spettrometri e altre tipologie di analizzatori, forniscono informazioni dettagliate dei componenti dell’aroma di una pera, riconoscendo le sostanze aromatiche in quantità molto piccole. La disponibilità di tali strumenti ha agevolato la conoscenza della chimica degli aromi e dà accesso, mediante l’integrazione con le tecniche di indagine sensoriale, alla possibilità di studiare l’influenza degli odori sulle scelte del consumatore. L’olfatto umano è infatti ancora più sensibile di qualsiasi strumento inventato finora: può distinguere aromi presenti in quantità di poche parti per trilione, in particolare la tecnica denominata gas-cromatografia olfattometrica ha consentito studi combinati uomo-strumento tali che un assaggiatore può “infilare” il naso in un apposito punto dell’apparecchio e annusare mentre passano la diverse molecole, una alla volta, e descrivere l’intensità dell’odore del singolo aroma.

Gli aromi delle pere si possono suddividere in famiglie, non solo in base al tipo di odore, ma anche e soprattutto in base alla loro natura chimica.

Ricette.

Nel periodo rinascimentale si ritrovano varie testimonianze sull’utilizzo delle pere in cucina, sia per la preparazione di alcune pietanze, sia per funzioni decorative: torte alle pere, marmellate, confetture, gelatine e conserve.

Ne il “Cuciniere francese” pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1651 viene ad esempio proposta una composta di pere della varietà Coscia Madama: “Le pere vanno messe in un vaso di terra con dell’acqua, dello zucchero e un poco di vino e di cannella. Vanno poi fatte bollire fin tanto che vi resti poco sciroppo”. Le pere, possono essere impiegate nelle insalate, nelle paste e nei risotti, come farcitura di carni e pesci e naturalmente nei dolci.

Alcune idee dal nostro RICETTARIO

Petto di germano reale con pere al vino rosso e lenticchie

Ingredienti:
2 petti di germano, 2 pere, 200 g di lenticchie, 50 g di rafano, 2dl di vino rosso, 1 scorza di arancio, 1 pizzico di cannella, 4 chiodi di garofano, 1 scalogno, 100 g di burro, 1 dl di brodo di carne, sale e pepe.

Preparazione:
Pulire le pere e dividerle a metà, quindi tagliarle a ventaglio. Fare bollire il vino con la cannella, i chiodi di garofano e la scorza di arancia, cuocere le pere, scolarle e tenerle in caldo. In una casseruola sciogliere 50 g di burro e cuocere da ambo i lati i petti di germano aromatizzati con sale e pepe, avendo cura di lasciarli rosa all’interno. Togliere i petti, sgrassare la padella, unire lo scalogno tritato, il vino utilizzato per la cottura delle pere; fare evaporare per circa ¾, aggiungere il brodo e sbollire per alcuni minuti. Passare tutto al setaccio, riportare sul fuoco, aggiungere il burro e amalgamare. Tagliare le fettine di germano, disporlo su piatti ben caldi accanto alle pere e alle lenticchie (lessate e saltate in padella con la pancetta tritata), bagnare i petti con la salsa e decorare con i bastoncini di rafano scottati in acqua bollente.

Pera stufata nel rhum speziato e gelato alla cannella

Ingredienti:
4 pere di media grandezza, 2,5 dl di acqua, 125 g di zucchero, 1 dl di rhum speziato, la punta di un cucchiaino di liquirizia, 4 chiodi di garofano, 1 anice stellato, 1 scorza di limone, 1 pizzico di cannella in polvere, 2,5 dl di latte, 80 g di zucchero, 2 rossi d’uovo, 1 stecca di cannella.

Preparazione:
Bollire il latte con la stecca di cannella, sbattere lo zucchero con i rossi d’uovo e versarvi il latte mescolando continuamente, cuocere per alcuni minuti senza raggiungere il bollore. Lasciare raffreddare e mantecare nella gelatiera. Bollire l’acqua con lo zucchero e tutti gli aromi fino a che non avrà una consistenza sciropposa, unire il rhum e lasciare sbollire. Sbucciare le pere, tagliarle a metà privarle dei semi e cuocerle nello sciroppo ottenuto. Sistemate sul fondo del piatto due mezze pere tagliate a ventaglio, posizionarvi accanto una pallina di gelato e irrorare con lo sciroppo di cottura; decorare con l’anice stellato e qualche cialda.

Risotto al gorgonzola e pere

Ingredienti:
trito di cipolla, 1 pera William, 160 g di riso, brodo di carne q.b. ½ bicchiere di vino bianco, olio extra vergine, 100 g di gorgonzola.

Preparazione:
Sbucciare le pere, tagliarle a cubetti, far soffriggere un trito di cipolla nell’aglio. Unire il riso e lasciar tostare qualche istante, bagnare con il vino e fare sfumare. Portare a cottura irrorando con il brodo caldo e aggiungere a metà cottura il gorgonzola; mescolare, unire le pere e mantecare.

Stracotto di manzo con le pere

Ingredienti:
2 pere Abate, 400 g di cappello del prete, 1 lt. Di vino rosso, 1 carota, 1 cipolla, 1 costa di sedano, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di farina, 60 g di birro, 60 g di olio extra vergine, 5 chiodi di garofano, ½ stecca di cannella, 1 cucchiaino di grappa sale q.b.

Preparazione:
Pulire e legare la carne con lo spago ed immergerla in una marinata preparata con il vino rosso, le verdure tagliate a pezzettini, l’aglio, la cannella, i chiodi di garofano , le erbe aromatiche e posizionate in frigo per 12 ore. Infarinate la carne e fatela rosolare in una casseruola capiente con olio e burro in fiamma viva. Quando sarà dorata su tutti i lati aggiungere la marinata e una pera tagliata a pezzettoni. Abbassare il fuoco e fate cuocere per 3 ore. Togliere la carne dalla casseruola e lasciarla riposare; eliminare l’aglio e le aromatiche quindi mettere il composto nel mixer e frullare. Rimettere la salsa così ottenuta sul fuoco e farla addensare per qualche minuto. Tagliare a cubetti l’altra pera e con una noce di burro fatela rosolare in padella aromatizzando con un goccio di grappa ed aggiungerla al fondo di cottura. Tagliare la carne a fettine e servirla con il sugo alle pere.

Pere caramellate in padella

Ingredienti:
4 pere Kaiser Alexander, 80 g di zucchero, 1,5 dl di succo di arancia.

Preparazione:
Tagliare le pere a spicchi, porle in una padella antiaderente con il succo d’arancia e 50 gr. di zucchero. Lasciare cuocere per 5 minuti e deporle nei piatti. Unire lo zucchero rimanente al sugo rimasto in padella e proseguire la cottura fino alla completa doratura. Versare il caramello così ottenuto sulle pere e servire.

Fegato d’oca con pere William

Ingredienti:
4 fette di fegato d’oca di circa 80 g l’una, 2 pere William ben mature, 1 cucchiaio di aceto di lampone, 4 scalogni, burro, 1 dl di succo di mela, 2 dl di vino bianco secco.
Per la salsa: 10 g di tartufo nero, 1 bicchiere di Porto, ½ di vino rosso, 20 g di burro, 3 cucchiai di brodo di carne.

Preparazione:
Pelare le pere, affettarle sottilmente, farle leggermente intenerire sulla fiamma con il burro, bagnare con un poco di aceto di lampone. Preparare la salsa saltando nel burro e il tartufo tritato finemente, salare e aggiungere il Porto e il vino rosso; lasciare cuocere per un po’ quindi legare con il burro. Tritare finemente gli scalogni, metterli in padella con il vino bianco e il succo di mela e fare asciugare. Rosolare da entrambi i lati le fette di fegato in una padella caldissima, disporle sulle pere affettate, irrorare con la salsa al tartufo e aggiungere ad ognuna un cucchiaio di scalogno.

Sfogliata di pere William e budino all’amaretto

Ingredienti:
2 pere William, pasta sfoglia q.b., 100 g di crema pasticcera, 50 g di mandorle affettate, 50 g di zucchero, succo di ½ limone.
Per la salsa: 1 pera, 50 g di zucchero, cannella, ½ bicchiere di distillato di pera.
Per il budino all’amaretto: 2 rossi d’uovo,100 g di zucchero, 1 dl di latte, ½ di panna montata, 50 g Amaretto di Saronno, 50 g di amaretti sbriciolati, un foglio di colla di pesce.

Preparazione:
Montare i rossi d’uovo con lo zucchero, aggiungere il liquore e gli amaretti sbriciolati, unire il latte e cuocere a fuoco dolce per 3, 4 minuti, mescolando continuamente. Togliere dal fuoco, unire la colla di pesce ammorbidita in acqua, passare al setaccio e lasciare raffreddare. Aggiungere la panna montata, versare in stampini singoli e porre in frigorifero per alcune ore. Tagliare la pera a fettine e cuocere con lo zucchero, il distillato e un po’ d’acqua. Passare al setaccio e aromatizzare con la cannella. Ricavare dalla pasta sfoglia 4 “pere” con il bordo rialzato, cospargerle di zucchero e cuocerle in forno a 180°C. Tagliare le pere a fettine e lasciarle macerare per mezz’ora con lo zucchero e il succo di limone. Riempire le sfogliatine con la crema pasticcera, le fettine di pera, le mandorle, lo zucchero e gratinare. Servire ben calde, insieme al budino e alla salsa.

Mezze lune di pere ai funghi porcini.

Ingredienti:
Per l’impasto: 300 g di farina, 1 patata, 2 tuorli d’uovo, 10 g di sale.
Per il ripieno: 1 pera William, 100 g di formaggio, 50 g di ricotta fresca. Per il condimento: 400 g di porcini, 20 g di burro, 1 uovo intero, sale q.b.

Preparazione:
Cuocere le patate per 30 minuti immergendole con la buccia nell’acqua fredda e salata. Passarle nello schiacciapatate e formare una fontana con le patate la farina il sale poi aggiungere i tuorli d’uovo ed impastare energicamente fino a che l’impasto non è liscio ed omogeneo. Tagliare il formaggio a dadini e frullarlo nel tritatutto; aggiungere la ricotta e frullare ancora fino ad amalgamare il tutto. Tagliare le pere a dadini 0,5 cm, saltarle nel burro e mescolarle al ripieno. Stendere l’impasto con il mattarello 3 mm, con il coppa pasta tagliare dei cerchi 8 cm e riempirli con il ripieno al centro, chiuderli spennellando i bordi con un uovo intero sbattuto. Lavare i porcini e tagliarli a pezzetti, spadellarli con una noce di burro una fogliolina di timo e sale. Dopo aver cotto nell’acqua salata per pochi minuti le mezzelune, saltatele in padella con i porcini. Impiattare e guarnire con fettine di pera.

Pere al cioccolato

Ingredienti:
6 pere Max Red Bartlett, 1 cucchiaio di cacao amaro, 1 cucchiaino di cannella, panna montata.

Preparazione:
Pelare e tagliare a tocchetti le pere, metterle in un tegame antiaderente e portarle a bollore mescolando (si sfalderanno formando un buonissimo sughetto). Unire il cacao e la cannella (se gradita) e lasciare bollire per un paio di minuti. Una volta raffreddato, il composto si addenserà, tagliatelo a cubetti e servitelo in una coppetta con panna montata e bastoncini di cioccolato.

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